Il FESTIVAL
"Mediterranean without frontiers" XX edizione.
Ripartire attraverso un processo produttivo di valori e di rinnovate relazioni che qualifichi la cultura quale componente primaria dello sviluppo locale e dell’attrattività dei territori. Sono queste le “ambizioni” che stanno alla base del nuovo ciclo di eventi artistici e culturali per riprendere un ragionamento culturale che ha come prospettiva la valorizzazione di alcuni luoghi che costituiscono il cuore identitario del patrimonio culturale del crotonese. Il promontorio di Capo Colonna, il Parco e il Museo Archeologico, il Castello di Carlo V e il Museo Civico; sono questi i contesti storici e naturali da cui far partire la nuova stagione d’impegno culturale. Ma non solo.
Con la trilogia “Mediterranean without frontiers” – che si svolgerà durante la XVIII, la XIX e la XX edizione – il Festival dell’Aurora mette in vita un “mare di incontri” per valorizzare il patrimonio storico e identitario del nostro territorio in un contesto di internazionalitá geografica, politica e culturale qual è quello del Mediterraneo. Ed oggi il nostro obiettivo è riportare il Festival dell’Aurora nei luoghi della nostra storia, identità e memoria per coniugare in un connubio armonioso, magico e misterioso, il mare, la musica, il teatro, il cinema, la filosofia, la mateatica e la religiosità. Molte delle civiltà musicali che sono apparse nel Mediterraneo troveranno un unico palcoscenico a Crotone per i prossimi anni,
in cui la città sarà nuovamente al centro del Mediterraneo per mezzo della World Music. Una trilogia che valorizzerà quel concetto secondo cui l’Arte é unione e comunione tra i popoli. Una trilogia che guarda al territorio, volgendo l’orecchio ed il cuore verso il Mediterraneo.
I PROSSIMI EVENTI
IL DIRETTORE ARTISTICO
Dopo un periodo di attività nel teatro come aiuto alla regia di Gabriele Lavia e Glauco Mauri, nel 2007 esordisce con il suo primo album dal titolo “Dante Concert” dedicato ai personaggi della Divina Commedia di Dante Alighieri. L’album ebbe una certa risonanza mediatica per i giornalisti musicali dal momento che la prefazione dell’album fu firmata da Giulio Andreotti[1], all’epoca presidente della Casa di Dante in Roma. Consegue la laurea magistrale in Discipline Teatrali presso il DAMS dell’Università di Bologna e dopo gli studi di pianoforte e violino si diploma in composizione sotto la guida di Gianluca Podio al “Saint Louis” di Roma. È stato compagno di studi della pianista Federica Fornabaio.
Ha composto musiche per film e documentari pubblicando per Warner Chappell Music Italiana, Sony Music e Ala Bianca e collaborando con i produttori cinematografici quali Luciano Martino, Agostino Saccà, Pietro Innocenzi, Franco Scaglia, scrivendo musiche per film anche per produzioni americane, russe, ucraine e filippine. Ha scritto per RAI i doc-series dal titolo “I giganti” (20 puntate, edizioni musicali Sony Music) e il biopic Dario Fo e Franca Rame: la nostra storia (25 puntate) sulla storia d’arte e d’amore di Dario Fo e Franca Rame[2]. Inoltre i documentari RAI Esuli I e II, Lisbona la lucente, e Il tesoro di Edimburgo della regista Barbara Cupisti. Scrive le musiche per diverse puntate dei programmi RAI quali Report, Ballarò e Chi l’ha visto?.
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